I suoi Luoghi d'Arte
Artisti
Gonzalo Borondo

Gonzalo Borondo è nato a Valladolid (ES) nel 1989. Dal 2007 sviluppa le sue opere negli spazi pubblici, elaborando un idioma originale di pittura e installazioni strettamente legato ai luoghi in cui lavora. La sua arte nasce da un dialogo con il contesto circostante, uno scambio continuo con le memorie del luogo e le percezioni del suo spazio, sia fisico che simbolico.

L'obiettivo di fondo della sua sperimentazione artistica è quello di estendere le possibilità della pittura ad altre discipline (teatro, videoarte), supporti (vetro, paglia, muri, ceramica, legno...) e tecniche estetiche multiple (incisione su pietra, serigrafia). La contemplazione del sacro, dei conflitti insiti nel binomio uomo-natura, è il cardine della sua poetica, che utilizza per scomporre questi elementi nelle loro forme più ancestrali e istintive, facendo emergere un'essenza perpetua. L'interesse dell'artista per il lavoro nei luoghi pubblici, per l'esplorazione del rapporto tra arte e vita, lo ha portato a sviluppare progetti site-specific in diverse città del mondo.

Dal 2012 ha tenuto mostre personali in musei, gallerie e altri luoghi in Italia, Spagna, Francia e Inghilterra. I suoi ultimi progetti includono "Insurrecta" (Segovia, ES, 2020), "Merci" (Temple des Chartrones, Bordeaux, FR, 2019), "Sacrilége" (recital d'opera al Teatro Toursky, Bordeaux, FR, 2018), "Matiére Noire" (mercato delle pulci di Marsiglia, FR, 2017), "Non-Plus Ultra" (MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, IT, 2018) e "Cenere" (cappella del cimitero, Selci, IT, 2017).

Artisti
Gonzalo Borondo

Gonzalo Borondo è nato a Valladolid (ES) nel 1989. Dal 2007 sviluppa le sue opere negli spazi pubblici, elaborando un idioma originale di pittura e installazioni strettamente legato ai luoghi in cui lavora. La sua arte nasce da un dialogo con il contesto circostante, uno scambio continuo con le memorie del luogo e le percezioni del suo spazio, sia fisico che simbolico.

L'obiettivo di fondo della sua sperimentazione artistica è quello di estendere le possibilità della pittura ad altre discipline (teatro, videoarte), supporti (vetro, paglia, muri, ceramica, legno...) e tecniche estetiche multiple (incisione su pietra, serigrafia). La contemplazione del sacro, dei conflitti insiti nel binomio uomo-natura, è il cardine della sua poetica, che utilizza per scomporre questi elementi nelle loro forme più ancestrali e istintive, facendo emergere un'essenza perpetua. L'interesse dell'artista per il lavoro nei luoghi pubblici, per l'esplorazione del rapporto tra arte e vita, lo ha portato a sviluppare progetti site-specific in diverse città del mondo.

Dal 2012 ha tenuto mostre personali in musei, gallerie e altri luoghi in Italia, Spagna, Francia e Inghilterra. I suoi ultimi progetti includono "Insurrecta" (Segovia, ES, 2020), "Merci" (Temple des Chartrones, Bordeaux, FR, 2019), "Sacrilége" (recital d'opera al Teatro Toursky, Bordeaux, FR, 2018), "Matiére Noire" (mercato delle pulci di Marsiglia, FR, 2017), "Non-Plus Ultra" (MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma, IT, 2018) e "Cenere" (cappella del cimitero, Selci, IT, 2017).

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